Qui potete vedere le assi già impregnate dove sto strofinando... una candela. Già, a chi di voi non ha mai sentito parlare di questa tecnica potrebbe sembrare una bizzarria. In realtà la candela serve a far sì che il colore poi venga via un po' più facilmente. Nella fretta e nel superlavoro di quei giorni ho dimenticato questo passaggio su un certo numero di assi e poi ho sudato sette camicie per carteggiarle, senza peraltro ottenere un grande risultato.
A questo punto ho dato uno strato piuttosto spesso di bianco sintetico. Avrei preferito per una serie di motivi usare tutti colori all'acqua. Innanzitutto sono più pratici, non puzzano, i pennelli si lavano con l'acqua, asciugano molto più rapidamente. Ma non è stato possibile perché sono anche molto meno resistenti. Tendono a formare una pellicola plastificata che alla "prova carteggio" veniva via facilmente. Ho immaginato che un pavimento fatto con quei colori sarebbe durato ben poco. Così ho usato il bianco sintetico, cioè a base di acquaragia, che ha molti lati negativi ma è mooolto più resistente. Lasciato asciugare molto bene (a seconda della temperatura, da mezza giornata a un paio di giorni!) l'ho poi carteggiato con la macchinetta smerigliatrice.
Come potete vedere, quindi, non serve assolutamente nessun attrezzo professionale, solo tanta voglia, olio di gomito e possibilmente uno spazio all'aperto: vi sconsiglio di fare questo lavoro al chiuso vista la puzza della vernice.
Alla fine ecco il risultato finale:
A noi piace molto, anche perchè a differenza di un pavimento completamente bianco, come se ne vedono molti specialmente nel nord Europa (ad esempio questo), è molto meno sporchevole e delicato. Nel blog che vi ho linkato, se masticate un po' l'inglese, si parla appunto del fatto di dipingere il pavimento di bianco e di quanto sia difficile da tenere pulito, anche se non si usano le scarpe in casa. Ora, non essendo io neanche lontanamente una "casalinga perfetta" e odiando assai fare i lavori di casa, non desideravo certo diventare schiava del mio pavimento bianco. Diciamo che il decapato è un buon compromesso, dando l'idea di bianco ma con quella screziatura che nasconde un po' lo sporco. Forse quelli che amano la superpulizia potrebbero invece pensare che questo pavimento sembra sporco anche quando non lo è! Diciamo così: se siete amanti del pulito estremo e vi infastidisce anche un pelucco in terra, lasciate perdere: questo pavimento non fa per voi.
Alla fine, temendo che lo smalto risultasse comunque un po' delicato, ho provato a dare una vernice vetrificante per parquet, stavolta all'acqua, visto che il pavimento era già a terra e in casa la puzza sarebbe durata settimane. NON FATELO. La vernice ora si sta staccando e ingiallendo formando delle chiazze inestetiche, anche perché un prodotto all'acqua su uno sintetico non va usato. E io lo sapevo anche, ma quando si vuole sfidare la sorte...
Adesso devo aspettare che venga via del tutto, nel frattempo me lo tengo com'è (non che salti all'occhio).
Conclusione: il risultato finale è secondo me bellissimo (vedete il salone finito in questo post) e sono molto soddisfatta. La casa è bella scricchiolante, come si addice a una casa con molta personalità e storia (anche se la nostra storia ne ha poca, visto che è una costruzione di appena trent'anni). Non so come diventerà nel tempo, lo saprò solo quando lo vedrò. Una cosa è certa: se vi danno fastidio le fessure e le imperfezioni, le cose molto rustiche e in continuo movimento (caratteristica del legno) optate per la ceramica o un parquet più serio. Viceversa, se volete provarci e volete qualche chiarimento, chiedete pure, sarò lieta di esservi d'aiuto.