DOVE SI PARLA DI...

cucina, gatti, casa, e mille altre cose...ricette (dolci e un po' di salato), ma anche di gatti, libri, natura e tanto altro.


venerdì 30 dicembre 2011

Buon anno nuovo!

Per augurarvi un felicissimo 2012, voglio usare delle belle parole che ho letto in un libro che mi è piaciuto molto: "Se nessuno parla di cose meravigliose" di Jon McGregor. E' un libro non recentissimo (del 2003) ma mi aveva talmente colpita questa frase che sono andata a ripescarlo e queste parole mi sono sembrate perfette per l'occasione. Così, ecco, quello che voglio augurarvi è soprattutto un anno pieno di cose meravigliose, e soprattutto vi auguro di trovare in voi la capacità di riuscire a vederle!

" (...) cerca sempre di guardare con tutti e due gli occhi, ascolta sempre con tutte e due le orecchie. Questo è un grande mondo e ci sono molte, molte cose che potrebbero sfuggirti se non vi presti attenzione. In ogni momento succedono cose meravigliose proprio davanti a noi, ma i nostri occhi assomigliano al sole quando è velato dalle nuvole, e allora le nostre vite diventano scialbe e desolate, perchè non riusciamo a vedere la realtà per quello che è davvero. Se nessuno parla mai di cose meravigliose, come possono avvenire cose meravigliose?"


...che poi, potrebbe anche essere l'ultimo...  (e qui, vi vedo, tutto un repertorio di gesti scaramantici e toccatine in luoghi "proibiti"...)  eh eh eh!

mercoledì 21 dicembre 2011

Oh holy night

Come vi avevo detto qui , con il mio gruppo di musica irish ho inciso un CD di musiche natalizie tradizionali inglesi. (E' ancora disponibile, per chi lo volesse acquistare, a 10 euro, spese di spedizione incluse)
Oggi vi regalo un brano tratto appunto dal suddetto CD, una delle mie canzoni preferite, "Oh holy night", sperando che crei per voi una bella atmosfera, un po' come quel brandy della vecchia pubblicità, via!


venerdì 16 dicembre 2011

Robe da gatti

Susanita è offesa perché, dice, "sembra che in questa casa esista solo quell'orrido gatto rosso!"
Così, per farmi perdonare, questa volta il "Robe da gatti" lo dedico a lei, con questa bella foto in posa molto languida.





"Una casa senza un gatto, ben nutrito, coccolato e propriamente riverito, potrà essere una casa perfetta, forse, ma come si potrebbe provarlo?"

giovedì 8 dicembre 2011

Una poesia al mese -dicembre

Questo mese vi propongo una poesia di William Butler Yeats. Vi ho parlato la volta scorsa della mia passione per la musica irlandese (qui): cosa ci poteva essere di meglio, quindi, che continuare su quel filone in compagnia di un poeta irlandese? Eccovela.

    Feci al mio canto un manto
    coperto di ricami
    tratti da miti antichi
    dai talloni alla gola;
    ma gli sciocchi lo presero,
    lo indossarono al cospetto del mondo
    come se l'avessero cucito loro.
    Lascia che se lo tengano, canto,
    perchè è più avventuroso
    camminare nudi.

                            (W. B. Yeats)



Visto che avevo fatto un po' di foto con i colori autunnali del nostro giardino ma poi non le ho più pubblicate, colgo l'occasione per farlo ora. Chiude il post un bel primo piano di Idefix, col suo bello sbrego sul naso e le orecchie "tarlate". (E' italiano sbrego? O è un po' dialettale?)











domenica 20 novembre 2011

Io e... la musica

Come vi avevo accennato nel mio primo post (lo trovi qui) una delle mie più grandi passioni è la musica. Quella per la musica irlandese (che in Italia viene erroneamente definita "celtica", comunque... tanto per intenderci) in special modo. Da quando ho sentito per la prima volta un gruppo "irish" (avevo circa 15 anni, più di trent'anni fa!) non l'ho più abbandonata, anzi, il mio amore per questo genere musicale è cresciuto via via. E dal momento che ho sempre cantato (e strimpellato un po' la chitarra, ma questo solo fino ai venticinque anni) è stato naturale a un certo punto cercare di far parte di un gruppo di musica irlandese. Entrai quindi a far parte di un gruppo, quello dei Birkin Tree, in cui rimasi per nove anni. Lo lasciai per tentare l'avventura con un'arpista (l'arpa celtica, piuttosto diversa da quella classica) di origini alessandrine ma che vive a Milano, Patrizia Borromeo (ciao Patrizia!). Nei quattro o cinque anni in cui abbiamo suonato insieme abbiamo sperimentato varie collaborazioni con altri musicisti e abbiamo inciso un CD per la Demetra, casa editrice che pubblica CD a tema: questo era sulla musica scozzese, in special modo sulla cornamusa. Abbiamo quindi affiancato il "piper" Emanuele Zanfretta con alcune canzoni (un disco di sola cornamusa sarebbe stato un po' poco "appetibile"). Da qualche anno, insieme a una pianista-arpista (Elisa Moro) e a un violinista (Matteo Bargioni), ho messo su un gruppo, i Crann Ull, con cui abbiamo anche inciso un CD di musiche natalizie "Christmas Carol" (disponibile, se lo volete ordinare, in offerta a soli 10 euro, spese di spedizione incluse!).
Vi offro un piccolo assaggio di quello che facciamo. Questa bellissima canzone (che non fa parte di un CD, anche se l'immagine potrebbe sembrare una copertina) è presente su Youtube, dove trovate i link per sentire altri pezzi (dal vivo) che abbiamo inserito.






Per ora è tutto, spero vi sia piaciuta.

martedì 8 novembre 2011

Una poesia al mese -novembre

In queste piovosissime giornate, nel mese dedicato ai morti, mi sembra indicatissima questa poesia di Pablo Neruda. Che parla sì di morte, ma non in modo triste. Dice: "Non voglio che muoia la mia eredità di gioia" ed è una frase bellissima. Come al solito i poeti hanno questa capacità di descrivere in poche parole emozioni che noi comuni mortali non riusciremmo a spiegare neanche con mille parole...


Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura
da svegliare la furia del pallido e del freddo,
da sud a sud alza i tuoi occhi indelebili,
dall'alba al tramonto suoni la tua bocca di chitarra.

Non voglio che vacillino il tuo riso e i tuoi passi,
non voglio che muoia la mia eredità di gioia,
non bussare al mio petto, non ci sono.
Vivi nella mia assenza come in una casa.

E' una casa così grande l'assenza
che ci entrerai passando attraverso i muri
e appenderai i quadri all'aria.

E' una casa così trasparente l'assenza
che io senza vita ti vedrò vivere
e se soffri, amore mio, morirò daccapo.
          
                            (Pablo Neruda)



Con un groppo in gola e il cuore che batte forte dall'emozione, buona poesia a tutti.

lunedì 31 ottobre 2011

Anniversario!!

Accipicchia!! Domani sono vent'anni che io e il Top ci sopportiamo!! Non per niente è il giorno dei santi... Ho proposto al Top di fare ognuno un disegno da mettere sul blog per festeggiare l'occasione.
Questo è quello che ha fatto lui per me, molto romantico e in stile "vangoghiano":



I disegni del Top sono sempre bellissimi e colorati con molta cura (vi consiglio di guardarli ingranditi -cliccandoci sopra-)
 ecco invece quello che ho fatto io per lui:








Caro Top, spero di passare con te altri quarant'anni (poi basta, sennò ci stufiamo) felici come questi venti già trascorsi.


P.s. : (del giorno dopo) Come al solito il Top riesce a stupirmi: siccome il regalino nascosto era ormai talmente un'abitudine che non era più una "sorpresa", stavolta ha pensato bene di fare ben DUE biglietti, cosa che non mi aspettavo proprio! Così ecco di seguito il nuovo biglietto del Top (altro che romantico, ecco svelato quello che pensa veramente...)




lunedì 17 ottobre 2011

Tanti auguri al Top!!

Oggi è il complenno del Top e per festeggiare degnamente gli ho preparato una sorpresina (oltre alla buonissima torta di cui metterò al più presto foto e ricetta).














                          TANTI AUGURI AL MIO TOP, CON TANTO AMORE!!!









mercoledì 5 ottobre 2011

Una poesia al mese -ottobre

Eccomi all'ormai consueto appuntamento con la poesia. Questo mese ve ne propongo una che è tra le mie preferite in assoluto, di Eugenio Montale:

Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

                                                                           (Eugenio Montale)


E come al solito non ho parole per commentare la poesia. Dice talmente tanto da sola che ogni parola sarebbe inutile e pretenziosa. So solo che mi fa venire voglia di scendere col Top miliardi di scale...

venerdì 30 settembre 2011

Una bella esperienza

Come vi avevo preannunciato in un post precedente dedicato alla mia collezione di casette per uccelli (questo), oggi finalmente vi racconto delle cinciallegre che hanno nidificato in una di queste.
La casetta in questione è la più semplice tra quelle che abbiamo, segno che le cinciallegre non guardano tanto l'estetica quanto la praticità! Sicuramente il fatto che fosse la più lontana dal punto dove siamo noi ha contribuito al suo fascino. Avevamo osservato che vicino al foro di entrata erano comparsi dei segni, come di usura.


Così abbiamo cominciato a tenerla d'occhio e abbiamo notato un gran via vai da parte di un uccellino (in realtà erano due ma all'inizio pensavamo fosse uno solo) che abbiamo poi identificato come una cinciallegra.
Nonostante i vari appostamenti per cercare di fotografarla mentre usciva dalla casetta l'unico risultato (alquanto scarso) ottenuto è il seguente:


Nel cerchietto si vede, molto mossa, la cincia che prende il volo.
Un po' meglio è andata la foto mentre fa capolino dal nido:


Dopo una decina di giorni abbiamo cominciato a sentire dei flebili pigolii che venivano dalla casetta. Con il passare dei giorni si sentiva chiaramente cambiare il timbro di voce, che si faceva man mano più deciso. Nel giro di una quindicina di giorni i pigolii si sono trasformati in un coro di cinguettii, diversi dal verso degli adulti ma non più come quello degli uccellini implumi. Seguivamo con attenzione l'evolversi della nidiata e ci siamo accorti che ogni volta che uno degli adulti doveva far ritorno alla casetta e noi eravamo nei dintorni, quello si fermava su un ramo della pianta lì vicino e faceva un verso particolare, che abbiamo capito essere un grido d'allarme. Non rientrava finchè la strada non era libera. Ovviamentre abbiamo cercato di non stare troppo tra i piedi... Un po' più difficile è stato gestire i gatti, che stazionavano un bel po' di tempo sotto il nido: ogni volta che sentivamo il grido d'allarme dovevamo andare a far sloggiare qualche gatto. Insomma, abbiamo avuto anche noi il nostro bel daffare! Sono rimasta impressionata nel vedere quante volte i genitori portano il cibo ai piccoli: da quando sorge il sole, fino alle ultime luci, fanno centinaia di voli.
Un giorno abbiamo notato che uno dei piccoli faceva capolino: era sicuramente il più coraggioso, tant'è vero che siamo riusciti ad avvicinarci parecchio per fotografarlo. Si notano i colori più chiari, non ancora da adulto:


Sotto un altro scatto al primo che poi ha lasciato il nido:


Nel giro di un paio di giorni anche altri due o tre hanno preso il volo. Vedevamo i genitori volargli intorno nel loro primo volo e richiamarli dall'alto di una pianta. Alla fine ne è rimasto uno che abbiamo soprannominato "Braveheart", cuore coraggioso. Lo si vedeva fare capolino decine di volte ma non si decideva a partire: alla fine, dopo qualche giorno ha raccolto il coraggio necessario e si è buttato. Dopo che anche l'ultimo è andato il nido è stato abbandonato. Spero che un altr'anno tornino a nidificare qui perchè è stata una bellissima esperienza.
Almeno per noi... Ecco come ho immaginato che l'abbiano vissuta loro:







A tutte le piccole cinciallegre che abbiamo visto tuffarsi fiduciose nella vita, un augurio: che non incontriate mai nessuno che, invidioso del vostro volo, cerchi di porvi fine (vigliaccamente imbracciando, magari, un fucile...).





domenica 25 settembre 2011

No alla caccia

Come ogni anno i cacciatori (purtroppo) ricominciano a perpetrare le loro stragi legalizzate di poveri animali innocenti e indifesi. E dal momento che non bastano loro le molte specie incluse nell'elenco degli animali "cacciabili", sfogano i loro istinti bestiali anche su altri animali: primo giorno di caccia, notizia comparsa sul giornale dell'alessandrino, "Il Piccolo". Un giovane gatto torna a casa moribondo dopo essere stato impallinato a DISTANZA RAVVICINATA e nonostante le cure prestategli è morto poco dopo, naturalmente tra atroci sofferenze. Non c'è dubbio: l'atto è stato compiuto deliberatamente. E chissà quanti sono gli animali domestici che semplicemente spariscono perchè muoiono sul colpo o non riescono a tornare a casa. Nonostante i continui incidenti di caccia (ogni anno qualche cacciatore viene impallinato da un suo "collega", cosa, peraltro, che mi fa provare una immensa gioia) sembra proprio che questo "sport" (???)  non si debba mettere in discussione. E che questi "amanti della natura" debbano continuare a girare indisturbati in proprietà private e zone dove la caccia è vietata (per esempio nel bosco accanto a casa mia, visti con i miei occhi) consapevoli del fatto che intanto, prima che un organo competente arrivi a multarli, loro fanno in tempo ad andarsene indisturbati.
Beh, io voglio gridarlo: BASTA CON LA CACCIA!
E spero che si arrivi un giorno a limitare, se non a eliminare del tutto, questo scempio.
Vorrei citare una vignetta di Vauro che mi è sempre piaciuta molto e che il Top ha messo sul suo profilo di FB : questa .
Ma il nostro contributo lo diamo con una nostra vignetta personale ideata da me ma, per questa volta, realizzata solo dal Top.



E forse, e dico forse, potrei accettare la caccia solo nel caso in cui anche gli animali potessero imbracciare a loro volta un fucile e difendersi sparando ai loro aggressori. Ma a ben pensarci, se l'unico animale che ha concepito una cosa come la guerra è l'uomo, un motivo ci sarà...

domenica 4 settembre 2011

Una poesia al mese -settembre

In questa piovosissima giornata di inizio settembre vi voglio offrire una splendida poesia della mia amata Sibilla Aleramo.
Per gustarla al meglio, vi consiglio di accompagnarla a una buona tazza di cioccolata calda...



Le mie mani,
ricordando che tu le trovasti belle,
io accorata le bacio,
mani, tu dicesti,
a scrivere condannate crudelmente,
mani fatte per più dolci opere,
per carezze lunghe,
dicesti, e fra le tue le tenevi
leggere tremanti,
or ricordando te
lontano
che le mani soltanto mi baciasti
io la mia bocca piano accarezzo.

                                                                                             (Sibilla Aleramo)



E se vi ho fatto venire voglia di cioccolata calda, vi offro, per pura generosità, la ricetta:

CIOCCOLATA CALDA (cottura al microonde)
Ingredienti per due persone:
300 gr di latte di soia alla vaniglia (o altro latte vegetale a scelta)
15 gr di amido di mais (maizena)
20 gr di cacao amaro
zucchero a piacere (io quattro cucchiaini)

Imbranatometro (se non sai cos'è, leggi qui) : 

In una ciotola che vada nel microonde mettete il cacao, la maizena e lo zucchero. Aggiungete solo una parte del latte e mescolate bene per togliere tutti i grumi. Diluite con il restante latte e fate cuocere al massimo della potenza nel microonde, per circa quattro minuti. Dovete mescolare ogni tanto (all'inizio ogni trenta secondi, man mano che si scalda più spesso, quando inizia ad addensarsi controllate ogni dieci secondi).
Versate in due tazze e se volete potete spolverizzare con cannella.

sabato 27 agosto 2011

Tanti auguri a me...

Ebbene sì: oggi sono ben QUARANTASETTE anni che allieto il mondo con la mia presenza!! E tutti  hanno degnamente festeggiato l'evento...






Vabbè, a caval donato...
E ogni anno si ripete la stessa scena: il Top mi fa il regalo di compleanno circa due mesi prima (quest'anno questo bel computerino da cui scrivo con schermo 17 pollici, eh eh eh...) e io gli dico: guarda che il regalo me l'hai già fatto, non comprare più niente...
E ogni anno, puntualmente, la mattina del mio compleanno trovo la sorpresa (solitamente libri, e cosa sennò?). E il mio Top lo sa che la parte che mi piace di più è il bigliettino di auguri che mi prepara. E stavolta ha superato se stesso: mi dispiace solo che i colori non gli rendano giustizia: nell'originale sono mooolto più belli di come vengono scannerizzati...



Grazie Top e... tanti auguri a meeee!!



sabato 20 agosto 2011

Robe da gatti




"Il cane starà accucciato vicino a te, mentre lavori.
 Il gatto si siederà direttamente sul tuo lavoro."

                                                                   (Pam Brown)


(La foto di "Robe da gatti" di oggi è dedicata a Frida, che purtroppo ci ha lasciati...
Era da diversi anni che la popolazione felina non subiva variazioni. Da quando ho aperto questo blog, cioè pochi mesi, ne sono morte ben due! Non sarà che mi porta un po' sfiga?? Sì che erano tutte e due vecchiette, sì che erano quelle un po' più selvatiche e malridotte (praticamente non venivano mai in casa); per fortuna non sono superstiziosa; però...però...
Adesso gli altri gatti -specialmente Idefix che è ora il nostro gatto più vecchio-, sono lì che fanno gesti apotropaici, che non si sa mai!)

lunedì 15 agosto 2011

Spaghetti con sugo estivo

Innanzitutto buon ferragosto a tutti. E ve lo dico anche se io sono qui a casa a lavorare per voi, e voi ingrati magari ve ne state spaparanzati su qualche spiaggia assolata a godervela.
Vabbè, vi dimostro la mia generosità e bontà, regalandovi questa ricetta facile facile, adatta alle calde giornate estive.

Spaghetti con sugo di pomodoro fresco.
Ingredienti per 2 persone (tenendo conto che a me piace la pasta mooolto condita. Penso che la dose indicata potrebbe bastare anche per tre porzioni, se la volete più leggera):

180 gr di spaghetti
4 pomodori perini maturi
2 spicchi d'aglio (o più se vi piace bella tosta)
4 o 5 cucchiai di olio
una dozzina di foglie di basilico
una ventina di olive (io di solito uso le taggiasche, sono le mio preferite, ma potete usare anche un altro tipo- ad esempio in questo caso avevo solo le nere e ho usato quelle)
sale e pepe

Imbranatometro (se non sai cos'è, leggi qui ) :  

Pelate i perini e tagliateli a cubetti piccoli. Metteteli in un pentolino sul fuoco, aggiungete un po' di sale e cuoceteli giusto per 5 minuti: non devono cuocere ma solo tirar fuori l'acqua. Scolateli e lasciateli nel colino in modo da far perdere loro per bene tutto il liquido. In una terrina mettete l'olio, il basilico spezzettato e l'aglio; una volta che il pomodoro si raffredda, unite anche questo e le olive. Lasciate che il sugo si insaporisca almeno un'oretta. Cuocete la pasta e scolatela al dente (o come più vi piace!), versatela nella terrina contenente il sugo, mescolate bene, spolverizzate con un po' di pepe e... buon appetito!


 1- Tagliate a cubetti piccoli i perini dopo averli sbucciati.







 2-  Aggiungete un po' di sale e far cuocere 5 minuti di modo che esca  il liquido di vegetazione.





3-  Metteteli in un colino e lasciateli scolare bene







4-  In una terrina mettete l'olio, il basilico spezzettato e l'aglio.








5-  Aggiungete il pomodoro raffreddato e le olive







6-  Aggiungete la pasta cotta al dente e spolverizzate con un po' di pepe: ecco pronto un gustosissimo piatto estivo!





(Come al solito: cliccate sulle foto per vederle ingrandite)

venerdì 5 agosto 2011

Una poesia al mese -agosto

Eccoci al terzo appuntamento di questa "rubrichetta" che mi auguro vi faccia piacere ritrovare.
Per questo mese ho scelto una poesia di Vincenzo Cardarelli, che, direi, è assolutamente adatta al periodo, visto che parla di mare.


Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.

  (Vincenzo Cardarelli)




Per oggi è tutto: una piccola poesia non troppo impegnativa per accompagnare le vostre calde giornate estive. Ciao a tutti.

lunedì 1 agosto 2011

Una casetta tira l'altra

Della serie: ognuno c'ha la collezione che si merita!
Questa è la mia collezione di casette per gli uccelli: non era mia intenzione farne una raccolta, diciamo che a furia di aggiungerne alla fine lo è diventata. Sono una mia grande passione, se le vedo non resisto...
Fino a qualche anno fa avevo un negozio di articoli da regalo e molta gente veniva a cercare pezzi per la propria collezione: tra i più gettonati c'erano gufi e rane, seguiti da elefanti, galline e gatti. Qualche volta capitava un cercatore... di cuori. Devo dire che non mi è mai capitata una richiesta davvero strana, tipo, che so, qualcuno che cercasse oggetti raffiguranti stelle alpine o finti bruchi pelosi. Quindi posso dire che la mia collezione è la più strana in cui mi sia imbattuta finora.
E voi? Avete qualche collezione? E se sì, cosa? Fatemi sapere, magari in un prossimo post possiamo parlare delle vostre manie!


Come al solito, cliccando sulla foto la vedrete ingrandita.



Quelle decorate, con decoupage o con stencil, sono opera delle mie sante manine. Di questo hobby vi parlerò prossimamente...





Appese o appoggiate, in terra o su mobili, le casette fanno tanta allegria!




C'è persino una casetta a fungo, e in quella con il tetto rosso l'anno passato hanno fatto il nido dei bei calabroni!! Altro che uccellini!!




Un ramo accoglie tante mini casette (potrebbero giusto farci il nido le... zanzare, che qui abbondano!)
La casetta in legno, invece (in alto a sinistra) questa primavera ha ospitato una coppia di cinciallegre! E' stata una bellissima esperienza di cui vi parlerò in un prossimo post.

Auguri buone vacanze ai fortunati che le fanno... io rimango in attesa di vedere la vostra collezione.


mercoledì 13 luglio 2011

Robe da gatti




"I gatti ci permettono di amarli, cosa per la quale dovremmo essere loro debitamente grati"
                                                                ( Anne Taylor-Browne)


(Nella foto: Zigulì che si fa una pennichella)

lunedì 4 luglio 2011

Una poesia al mese -luglio

Ed eccoci al secondo appuntamento della serie "Una poesia al mese" (il primo lo trovate qui ).
Questo mese vi propongo una poesiola leggerina, in tema con il periodo estivo. E' di Gianni Rodari che, nello scrivere piccole filastrocche per bambini, apparentemente semplici, ha sempre detto un sacco di cose intelligenti e ricche di insegnamenti.
Quella che segue la dedico alla mia mamma, che quando ero piccola mi cantava la canzoncina della cicala e la formica (faceva così: "La cicala è sulla pianta e d'estate canta canta / e deride la formica che lavora e s'affatica / ma l'inverno presto viene / muor di fame chi cantò / vive a lungo vive bene / chi d'estate lavorò"). Mi dispiace, mamma, ma il tuo insegnamento mi mette tristezza, io sono d'accordo con Gianni Rodari.

                             Chiedo scusa alla favola antica
                             se non mi piace l'avara formica
                               Io sto dalla parte della cicala
                         che il più bel canto non vende, regala.



Una buona estate a tutti, allietata dal canto delle cicale e dei grilli...
P.s.: Tra l'altro le formiche sono odiose, te le ritrovi a milioni che distruggono qualunque cosa. E poi, sempre lì a racimolare e mettere da parte, che noia, che antipatia! Abbasso le formiche!!

sabato 4 giugno 2011

Una poesia al mese...

...che non è una ricetta, come i più scaltri di voi avranno intuito. Il fatto è che amo la poesia, anche se in modo molto selettivo, come credo capiti a chiunque. Nel senso che ci sono poesie che mi fanno venire la pelle d'oca, altre che mi lasciano totalmente indifferente, anche se si tratta dello stesso autore/autrice. A volte addirittura di un poeta mi piace soltanto una poesia e non c'è... verso (capita la battutona?) di farmi piacere anche il resto della sua opera. A questo punto, sempre i più scaltri di voi (sì, ma gli altri, che si sveglino un po', eh!!) avranno intuito che per fortuna non voglio proporvi delle mie poesie -segue respiro di sollievo-, ma soltanto poesie altrui che amo in modo particolare. Sebbene io abbia anche scritto mirabili versi...
(Per vedere l'immagine ingrandita cliccaci sopra, poi clicca su indietro per tornare al post)







 Così ho deciso di proporvene una al mese e parto con quella che è in assoluto la mia poetessa preferita: Emily Dickinson. La scelta è stata durissima, perché ci sono un sacco di sue poesie che amo. Ho scelto questa poiché secondo me rispecchia moltissimo il suo carattere (perché, mi direte, la conosci personalmente? Eh, ma che pignoli! Beh, è come se la conoscessi, come mi succede con tutti coloro che con i loro scritti mettono completamente a nudo la loro anima). Ora, immaginatevi questa esile donnina vissuta in epoca vittoriana quando la parità tra i sessi non era neanche lontanamente presa in considerazione, che passò quasi tutta la sua vita rinchiusa dentro la sua stanza (per sua propria scelta), ma che scrisse delle poesie che parlavano del mondo come se l'avesse visto con i suoi occhi. Delle quasi duemila (!) poesie che ha scritto ce ne sono molte che sembrano scritte ai nostri giorni, talmente spigliato e frizzante è il linguaggio.
Vabbè, vorrei parlare di lei ancora per un'ora, ma non vorrei tediarvi. Meglio è lasciar parlare lei :

Perché fuori del Cielo m'han rinchiusa?
Cantavo forse a voce troppo alta?
Ma - posso usare un tono di voce più leggero -
timido come quello di un uccello!

Non volessero gli Angeli lasciarmi
provare - solamente un'altra volta -
vedi un po' tu - se li ho disturbati -
ma - di grazia - non chiudere la porta!

Oh, se toccasse a me d'essere invece
il Signore dalla "Veste Bianca" -
e loro - la manina bianca che bussasse -
credete che potrei lasciarli fuori?


Devo aggiungere qualcosa? Credo proprio di no...